Rinnovo cariche sociali ALDAI triennio 2015-2017
Come previsto all’art. 6.8 del Regolamento ALDAI: “Due o più candidati possono aggregarsi dando origine a un “gruppo” che condivide intendimenti e linee guida per la nuova Consiliatura”. Le candidature sono comunque singole e il voto è espresso nei confronti del singolo candidato.
Pubblichiamo di seguito i programmi depositati dai 5 gruppi.
Guardiamo al futuro
Siamo un gruppo di soci ALDAI che credono profondamente nella solidità e nell’eccellenza dei valori professionali e umani della dirigenza industriale. Siamo consapevoli che oggi la nostra categoria deve fronteggiare molti problemi a causa della rapida trasformazione del mondo del lavoro e delle relazioni sociali. Nel proporci come candidati alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo, abbiamo dunque ben chiara questa priorità. Siamo però allo stesso tempo convinti che si possa far leva sulla nostra solida preparazione e comprovata esperienza per individuare, proporre e perseguire soluzioni concrete.
Sappiamo che ogni cambiamento comporta anche delle opportunità. Ma sappiamo anche che per cogliere queste opportunità è necessario ideare risposte efficaci alle sfide del cambiamento. Questo significa innanzitutto sottoporre a profonda revisione concettuale il ruolo della dirigenza e le sue relazioni con la società civile. Ma anche e soprattutto fare rete. Fare rete all’interno, mettendo in comune le conoscenze di ognuno e orientando le forze di tutti alla risoluzione dei problemi di ognuno. E fare rete all’esterno, collaborando attivamente con associazioni dirigenziali e istituzioni imprenditoriali e professionali, nella prospettiva di una rappresentanza comune della dirigenza e delle alte professionalità estesa anche a livello europeo. Confidiamo infatti che in questo modo si possa contribuire fattivamente allo sviluppo dell’industria italiana e rappresentare un punto di riferimento per il rinascimento del Paese.
dirigenti in servizio, occorre comprendere ed anticipare l’evoluzione della figura manageriale nella grande, media e piccola impresa in termini di ruoli, competenze, capacità. Di conseguenza, occorrerà in primo luogo potenziare la tradizionale attività sindacale e di tutela seguendo le particolari necessità emergenti dall’evoluzione dei rapporti di lavoro. In secondo luogo, si dovranno sviluppare ulteriori servizi finalizzati alla valorizzazione del ruolo dirigenziale in un’ottica di riconoscimento del merito.
Una conseguenza dell’evoluzione del contesto economico e sociale è stata la comparsa e la rapida crescita negli ultimi anni della figura del
dirigente “temporaneamente inoccupato”. Per loro devono essere previsti specifici servizi che li aiutino a rientrare in tempi brevi nell’attività lavorativa mantenendo gli stessi livelli già raggiunti.
Altra conseguenza evolutiva è l’aumento dei
dirigenti in pensione, per i quali dovranno essere sviluppati servizi che favoriscano l’invecchiamento attivo, un tenore di vita adeguato e un tipo di assistenza sanitaria che tenga conto della loro specifica fascia di età.
Per quanto riguarda l’operatività del sistema associativo, sarà essenziale far andare rapidamente a regime la consulta telematica, in modo che sia possibile conoscere in tempo reale le aspettative degli associati specialmente in termini di risposta alla dinamica del sistema produttivo in cui operano e del contesto sociale e culturale in cui vivono.
Su queste basi il gruppo “Guardiamo al futuro” intende promuovere diverse iniziative finalizzate a
valorizzare la categoria e generare
opportunità di lavoro, fra cui:
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Valorizzare il
ruolo professionale e sociale del dirigente facendo leva non solo sulle competenze professionali ma anche sui valori umani; -
Difendere l’
immagine della categoria attivando opportune politiche di comunicazione mediatica; -
Conservare il
potere d’acquisto dei redditi e delle pensioni; -
Favorire l’accoglienza, il
networking e la partecipazione attiva di tutti gli associati, cioè fare di ALDAI la casa di tutti i dirigenti; -
Sviluppare la valorizzazione delle
competenze dei dirigenti, siano essi in servizio attivo, in pensione o in cerca di nuove opportunità di ricollocazione delle attività professionali; -
Garantire
percorsi di crescita basati sul merito e sul talento favorendo a tal fine la formazione continua e la certificazione delle competenze; -
Accrescere la
leadership di ALDAI nei confronti delle istituzioni e delle associazioni imprenditoriali e professionali, nella rappresentanza contrattuale e nello sviluppo della cultura manageriale; -
Sostenere e difendere il valore degli enti di previdenza e assistenza sanitaria integrativa (come ad esempio Fasi, Assidai, Previndai) con l’obiettivo di garantire la stabilità del
welfare della categoria; -
Promuovere l’immagine della
categoria dirigenziale valorizzando in modo efficace il suo contributo economico e sociale ed assumendo un ruolo attivo nel dialogo istituzionale e sociale; -
Offrire ai colleghi che si trovano in difficoltà sia materiali che morali un
supporto che li aiuti a superare il momento difficile e a riprendere un cammino professionale soddisfacente; -
Garantire
pari opportunità alle donne manager, promuovendo tra l’altro soluzioni innovative per conciliare lavoro e vita privata;
Sul piano organizzativo, il nostro programma ha l’obiettivo di favorire l’aggregazione di tutti i Consiglieri ALDAI per creare sinergie utili a lavorare tutti insieme responsabilmente. Crediamo infatti nell’efficacia di dare un peso preponderante agli aspetti positivi rispetto a quelli negativi. Crediamo anche che i risultati saranno tanto migliori quanto più ognuno darà il meglio di sé non solo sul piano professionale, ma anche su quello dei valori morali: dedizione, solidarietà, onestà e trasparenza.
Puoi ottenere altre informazioni visitando il sito www.guardiamoalfuturoaldai.it o inviando una e-mail a guardiamoalfuturoaldai@gmail.com
Aderenti al programma Guardiamo al futuro:
Colleghi in attività
Daniele Brioni
Luciano Luccini
Colleghi in pensione
Giovanni Caraffini
Eleonora Ceschin
Luciana Leone
Vincenzo Massa
Roberto Targetti
Innovazione e Sviluppo
Siamo un gruppo di Dirigenti che credono nel lavoro, nella valorizzazione della persona, nelle sue competenze e nel rispetto dei suoi valori, nella crescita professionale legata al merito e nella organizzazione, come insieme di individui capaci di esprime il meglio di sé in squadra. Noi crediamo nell’onestà intellettuale, nell’integrità morale, nella solidarietà, nel rispetto e nella trasparenza. Desideriamo continuare a rinnovare la
CASA DEL DIRIGENTE per accogliere tutte le tipologie dei Dirigenti associati: in Servizio, Consulenti, inoccupati, in Pensione attivi e non. Vogliamo potenziare l’immagine di ALDAI verso istituzioni, associazioni imprenditoriali e professionali, valorizzandone il ruolo nel contesto produttivo e sociale.
Vogliamo sviluppare un’Associazione rappresentativa della dirigenza e delle alte professionalità in prospettiva europea con forte connotazione etica e meritocratica. Vogliamo promuovere l’associazionismo tra i dirigenti per sviluppare conoscenza, fare rete, aggregarci e sostenerci, nella crescita e nei momenti di difficoltà, offrendo iniziative formative, culturali e nuovi servizi agli associati. Riteniamo indispensabile potenziare la comunicazione verso gli associati anche attraverso nuovi sistemi telematici ed aumentare l’efficienza dell’ attività degli organi associativi collegiali. Vogliamo un’ALDAI protagonista in Federmanager e in CIDA.
Gli eventi degli ultimi anni hanno modificato significativamente le Relazioni Industriali ed in modo particolare la Rappresentanza dei Dirigenti. La crisi economica attuale ha tolto ai Dirigenti qualsiasi certezza di lavoro stabile e sicuro accelerando i cambiamenti già in atto nei loro percorsi di carriera e nel loro futuro professionale Al sempre necessario supporto “sindacale”, che in tempi di crisi deve essere particolarmente efficace ed efficiente ed ai servizi di tutela tradizionali si debbono oggi aggiungere altri validi servizi che permettano : ai “Dirigenti in Servizio”, giovani e meno giovani, di valorizzare il loro status di “alter ego” del datore di lavoro con misura e riconoscimento del merito.
In questo contesto economico e sociale devono anche essere potenziati i servizi e le tutele a favore di: “Dirigenti temporaneamente inoccupati”, per farli rientrare in tempi brevi nell’attività lavorativa mantenendo gli stessi livelli già raggiunti, e di “Dirigenti Pensionati” per garantire loro un invecchiamento attivo con un tenore di vita adeguato, un supporto sia materiale che morale, un potere d’acquisto immutato ed una previdenza sanitaria integrativa che soddisfi le esigenze crescenti con l’avanzare degli anni. Ci impegniamo per un’Associazione che sia un laboratorio di idee e di azioni concrete, sia per i tradizionali servizi contrattuali e previdenziali necessari alla categoria, che sulle necessità di sviluppo del manager, per comprendere ed anticipare l’evoluzione della figura manageriale nella grande, media e piccola impresa in termini di ruoli, competenze, capacità ed aspetti contrattuali. Nel prossimo triennio deve andare a regime la consulta telematica intensificando le indagini finalizzate a conoscere le reali aspettative delle diverse categorie di associati, coinvolgendo ed ascoltando i colleghi in modo da risultare sempre un passo avanti rispetto alle esigenze professionali e alle dinamiche del sistema produttivo in cui opera il dirigente e del contesto sociale e culturale nel quale vive. Per capire chi siamo e dove va il dirigente, vogliamo potenziare il Centro Analisi Dati ALDAI, che realizzi indagini sull’evoluzione economica e sociale della figura del dirigente industriale, in sinergia con le strutture di categoria.
In particolare desideriamo:
-
Valorizzare il
ruolo delle RSA e la partecipazione dei soci nella definizione delle linee strategiche di nuove politiche di relazioni sindacali e di politica industriale -
Promuovere il
ruolo del Dirigente affinché un loro rappresentante sia presente nei Consigli d’Amministrazione delle Aziende -
Migliorare i
servizi di tutela, assicurativi, di sostegno ed orientamento con centri d’ascolto per individuare i fabbisogni, fornire informazioni ed assistenza come con il SERVIZIO TUTORING -
Promuovere le
pari opportunità, la specificità ed il valore del ruolo delle donne manager come portatrici di cultura, percorsi di carriera e modelli di realizzazione personale e professionale. con nuove iniziative del Gruppo DONNE MANAGER, a partire dal successo del premio MERITO E TALENTO -
Potenziare le attività di
formazione e orientamento e di valorizzazione delle
competenze -
Realizzare il programma di
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE affinché sia possibile per le Aziende italiane ed estere attingere ai valori professionali dei nostri manager -
Favorire la
ricollocazione dei colleghi in cerca di nuove opportunità collaborando con le imprese e le istituzioni per restituire alle attività produttive un patrimonio di competenze inutilizzate -
Difendere il
potere d’acquisto delle pensioni sostenendo le azioni di Federmanager su tutte le forze politiche, al fine di orientare le scelte del Governo e tramite cause civili intentate contro il blocco della perequazione automatica ed i contributi di solidarietà -
Vigilare costantemente e promuovere iniziative per la
difesa dei diritti acquisiti in tema di Previdenza ed Assistenza Sanitaria (FASI, ASSIDAI), e mantenere l’attuale supporto di servizio ai soci -
Favorire lo
scambio intergenerazionale delle competenze con Corsi e Seminari rivolti ai giovani trasferendo le conoscenze acquisite dai Senior nella vita lavorativa -
Promuovere i programmi di OUTPLACEMENT VERSO IL SOCIALE, come valido supporto all’
INVECCHIAMENTO ATTIVO -
Favorire la crescita delle
competenze informatiche dei senior per agevolarne la comunicazione sociale
Per maggiori informazioni mettiamo a disposizione dei colleghi il blog: innovazionesviluppoaldai.it e l’indirizzo e-mail: innovazionesviluppo.aldai@gmail.com
Aderenti al programma Innovazione e Sviluppo:
Colleghi in attività
Ambrogi Romano
Bazzini Mauro Marco
Borrini Elisabetta
De Masi Sergio
Poli Paola
Zenatelli Antonio
Colleghi in pensione
Bernardo Gennaro
Costetti Ferruccio
D’Arco Agostino
Ganci Marilena
Garassino Mario
Garzia Marcello
Pansa Cedronio Fabio
Pastore Fedele Claudio
Schianchi Mino
L’ALDAI CHE VORREI
Indichiamo qui di seguito le linee guida programmatiche di intervento in Aldai, condivise da candidati accomunati da una forte esigenza di cambiamento dell’associazionismo sindacale dei dirigenti.
I candidati che si riconoscono in “L’Aldai che vorrei” vogliono dare nuovo impulso all’associazione, sia coinvolgendo maggiormente i colleghi attivi, sia con il pieno utilizzo delle esperienze dei colleghi pensionati, prestando il proprio contributo in spirito di volontariato e per pura passione sindacale e “politica”.
L’attuale consigliatura Aldai è stata caratterizzata da profonde divergenze: dopo un processo elettorale controverso, si è affermata all’inizio una maggioranza forte ma poco inclusiva che alla fine è implosa.
Le nostre riserve si concentrano sulla gestione, che si è contraddistinta per l’eccessiva verticizzazione delle decisioni, con scarsissimo coinvolgimento ed ascolto della Giunta esecutiva e del Consiglio, e sulle priorità date a temi marginali, togliendo tempo prezioso alle questioni fondamentali.
In futuro, il nuovo consiglio direttivo dovrà meglio garantire che:
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Risultino prioritari temi che restituiscano al dirigente il ruolo che gli spetta nei confronti delle aziende, della società civile, della politica
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La conduzione dell’associazione veda al centro il Consiglio Direttivo e la Giunta
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L’operatività quotidiana della struttura Aldai non sia limitata da iniziative individuali, non concertate e condivise, di importanza marginale e/o di dubbia utilità per gli associati
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Sia applicata assoluta trasparenza nell’utilizzo di consulenti, fornitori di servizi, risorse economiche, anche per evitare il rischio di conflitti d’interesse
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Si sviluppi un atteggiamento di indipendenza, proattività e capacità di orientamento nei confronti di Federmanager
Il ritorno ad una “governance” trasparente ed unitaria
Queste sono le priorità di “L’Aldai che vorrei”, per il prossimo triennio:
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La Giunta esecutiva di Aldai, tenendo conto delle reali priorità per la categoria, dovrà esercitare la funzione strategica che le è propria e dare voce a tutti, evitando di diventare espressione solo di una parte.
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Il potere decisionale dovrà essere restituito al Consiglio, rimesso al centro dell’attività, costruendo una gestione unitaria, rispettosa di capacità ed orientamenti diversi, verbalizzando con accuratezza i contenuti delle riunioni.
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Si darà priorità alle determinazioni più importanti per la categoria, a partire dai temi riguardanti il contratto nazionale.
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Le delibere del consiglio, quando necessario o opportuno, saranno portate in sede nazionale perché trovino qui effettiva esecuzione, visto il peso di Aldai in ambito Federmanager.
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Le persone che Aldai esprime nella Giunta Federmanager ed in altri organi ed enti federali dovranno mantenere una costante comunicazione con il Consiglio Aldai.
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A livello milanese, occorrerà riannodare un rapporto serio e paritario con le associazioni confindustriali territoriali, purtroppo mancato del tutto nello scorso triennio.
Difendere e valorizzare la struttura
La struttura organizzativa di Aldai, quindici dipendenti e qualche consulente, costituisce un patrimonio prezioso da apprezzare e conservare, migliorandola nella continuità ed assicurando serenità e valorizzazione a chi ci lavora.
Essa esiste e lavora per garantire i dovuti servizi agli associati: risponde agli organi direttivi ma non è a loro esclusiva ed assoluta disposizione. La presidenza deve essere garante di tutto ciò.
Ripensare la comunicazione
La rivista, il sito, un eventuale blog devono diventare I'”agorá”, il luogo di incontro per la discussione dei principali temi della categoria. Occorre ripensare il ruolo del comitato di redazione, a cui deve essere restituita la funzione di selezione ed orientamento dei contenuti, piuttosto che quella di mera ratifica. Bisogna modificare la consuetudine per cui l’articolo di fondo mensile rispecchia le idee del singolo, seppur presidente: esso dovrà riflettere un maggiore pluralismo ed essere meglio collegato alla missione Aldai e/o alle decisioni del consiglio direttivo.
Un nuovo ruolo da protagonisti in Federmanager
Il sindacato nazionale Federmanager, di recente protagonista nel deludente rinnovo contrattuale, non deve trasformarsi in un sinedrio di maggiorenti ancorati a schemi associativi antiquati, intenti a proporre, con il rischio di dispersione delle risorse e forze disponibili, attività paraistituzionali di dubbia utilità per gli associati. Occorre che il rinnovamento parta da Milano, puntando sul supporto dei colleghi attivi nelle RSA con gli obiettivi di recuperare capacità di ascolto, di interlocuzione e di trattativa, e costituire in tutte le sedi la voce forte e univoca dei dirigenti italiani.
Un tavolino a tre gambe
Sintetizzando, ci candidiamo per realizzare un programma raffigurabile come un tavolino che si regge su tre gambe:
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La prima è quella legata al ruolo del dirigente ed alla funzione delle RSA in azienda, alla tutela anche economica della professionalità nel nuovo contesto globalizzato, all’importanza del contratto nazionale.
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La seconda punta alla difesa e valorizzazione dei nostri istituti di welfare (sanità, previdenza, etc.) dove anche i colleghi in pensione giocano un ruolo fondamentale.
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La terza gamba è la ridefinizione del ruolo di Aldai e Federmanager per evitarne la trasformazione in enti autoreferenziali poco attenti agli iscritti e destinati a scomparire. Il Documento Politico Programmatico da poco approvato all’unanimità dal Consiglio Aldai chiede all’associazione di rispondere al nuovo scenario, anche in termini di politica industriale e di partecipazione attiva alle azioni di rinnovamento del sistema paese. E’ il caso che esca dal cassetto nel quale è stato riposto per essere pienamente realizzato.
Il nostro blog è: http://aldaichevorrei.blogspot.it la mail: aldaichevorrei@gmail.com
Aderenti al programma L’ALDAI CHE VORREI:
Colleghi in attività
Aldeghi Giuseppe
Amato Antonio
Baccanti Fabrizio
Biti Manuela
Forni Claudio
Garbarini Renato
Giammusso Aurelio
Gorlandi Alfonso Maurizio
Gronda Santino
Luchesini Luca
Marcenaro Maria Cristina
Rovelli Andrea
Signoretti Renato
Soletti Francesco
Vergani Paolo
Colleghi in pensione
Colombi Giuseppe
Pastorino Paola
Pepori Marco
Zeme Sergio
Nuova “Energia” per il triennio 2015-2017
Il nostro Gruppo – a fronte di scelte e metodi della precedente governance di ALDAI non da tutti condivisi nonché di un rinnovo contrattuale insoddisfacente – vuole promuovere un profondo cambiamento nel modo di fare sindacato: salvaguardare il ruolo dell’intera categoria, agire proattivamente su temi importanti quali le politiche industriali. Azioni che intendiamo promuovere superando i contrasti interni in ALDAI verificatisi nel precedente triennio e recuperando unitarietà di azione anche verso Federmanager.
Cosa vogliamo fare
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assicurare le tutele della categoria in sede contrattuale garantendo adeguati spazi per la dirigenza in servizio nelle piccole, medie e grandi imprese, valorizzare il ruolo delle donne manager, legare sviluppo di carriera e progressione economica al conseguimento di risultati concordati;
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riaffermare il ruolo del dirigente in servizio come parte attiva e propositiva nei confronti delle Aziende, nonché di Federmanager e di ALDAI;
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tornare a fare attività di rappresentanza tramite le RSA nelle grandi aziende, sostenere i dirigenti nelle PMI e non appiattirsi sul modello associazione/erogazione di servizi;
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promuovere una “rete” di RSA di grandi gruppi industriali ed agire per istituzionalizzare la partecipazione diretta delle RSA nella definizione delle linee programmatiche della categoria;
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sviluppare azioni di sostegno e tutela dei dirigenti in difficoltà (inoccupati ed esodati) anche per una loro ricollocazione nell’attività lavorativa;
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difendere lo status di pensionato da provvedimenti discriminatori e populisti operando sul fronte politico, sulla pubblica opinione e, ove occorra, in sede giudiziaria;
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conservare l’efficacia delle tutele e degli istituti bilaterali (assistenza sanitaria e previdenza complementare);
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valorizzare il ruolo del dirigente in servizio ed in pensione nella società civile ed imprenditoriale per migliorare i settori strategici per lo sviluppo economico e sociale.
Ci impegniamo a:
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sviluppare un comportamento attivo di orientamento nei confronti di Federmanager, promuovere uno snellimento dell’organizzazione della Federazione e rinnovarne le dinamiche di azione su tutti i fronti;
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far esercitare a Giunta Esecutiva e Consiglio Direttivo ALDAI gli effettivi ruoli strategici di indirizzo e decisione;
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garantire trasparenza e condivisione nell’utilizzo delle risorse economiche;
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promuovere una Presidenza garante della migliore funzionalità, valorizzazione ed autonomia della Struttura operativa di ALDAI, attuando le decisioni della Giunta Esecutiva e del Consiglio Direttivo;
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sviluppare la rappresentanza di ALDAI negli istituti sindacali, negli Enti collaterali, nei confronti delle associazioni industriali territoriali e degli interlocutori pubblici istituzionali;
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promuovere la disamina del ruolo e della rappresentanza dei “managers” non dirigenti sempre più presenti nelle aziende multinazionali, confrontandosi con le esperienze degli altri paesi europei.
Aderenti al programma Nuova “Energia” per il triennio 2015-2017
Colleghi in attività
Coviello Angelo
Franco Giovanni
Masi Francesco
Palenzona Rossella
Stocco Claudia
Tartara Leonardo
Colleghi in pensione
Andronaco Eros
Trabucchi Fiorenza
Veronesi Sergio
Rinnoviamoci
Siamo un gruppo di Candidati alle elezioni del Consiglio Direttivo ALDAI uniti dal desiderio di un futuro migliore, dalla volontà di contribuire pro bono alla categoria e dalla solidarietà verso colleghi e colleghe di tutte le età e condizioni. Crediamo nel lavoro, nella valorizzazione della persona, nelle sue competenze e nei suoi valori, nella crescita professionale legata al merito e nell’organizzazione per esprime il meglio di sé in squadra. Crediamo nell’onestà intellettuale, nell’integrità morale, nella solidarietà, nel rispetto e nella trasparenza. leggi tutto
Cambia lo scenario, cambia il manager e cambiano le aspettative di rappresentanza. Nuovi riferimenti nel rapporto di lavoro, globalizzazione e crisi continue hanno generato forti ripercussioni sulla categoria che si diversifica sempre più in dirigenti in servizio, manager con alte professionalità, dirigenti disoccupati e in pensione, anche impegnati in attività lavorative e di solidarietà. Ogni gruppo porta esigenze e bisogni specifici che devono trovare risposta nelle politiche e nelle azioni ALDAI-Federmanager inprospettiva europea.
Cambia il modo di “fare rappresentanza” e proponiamo di dare in 3 anni una svolta alla dirigenza:
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Vogliamo
allargare il perimetro della rappresentanza a tutti i manager: in servizio, professional, in cerca di opportunità, giovani, senior e pensionati, potenziando la comunicazione per valorizzare l’immagine, l’autorevolezza e l’incisività che compete alla categoria. A tal fine useremo sempre più gli strumenti d’
ascolto, nella definizione delle linee strategiche del contratto e programmatiche, rendendo disponibile la rivista interattiva on-line, il voto elettronico e la consulta telematica;
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Vorremmo che i vertici aziendali coinvolgessero sistematicamente il rappresentante dei dirigenti nelle scelte strategiche e vogliamo per questo
sostenere il ruolo delle RSA e i dirigenti delle PMI supportando proposte e piani industriali, per una moderna rappresentanza e tutela dei diritti, coniugando logiche sindacali con il ruolo dirigenziale;
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Vogliamo
iniziative concrete per valorizzare le competenze e
generare opportunità di lavoro con istituzioni ed imprese, migliorando i servizi di sostegno ed orientamento con un centro d’ascolto per dare informazioni, sviluppare nuove proposte e potenziare il
Servizio Tutoring. Vogliamo che lo
scambio intergenerazionale generi
benefici tangibili, offrendo opportunità di aggiornamento e supporto reciproco nel superare le difficoltà materiali e morali. Desideriamo valorizzare il contributo dei colleghi senior per rendere disponibile al Paese il patrimonio di competenze e valori in funzione delle diverse fasce d’età;
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Dobbiamo
difendere realmente il potere d’acquisto delle pensioni e dei redditi da lavoro con politiche di rivalutazione in sinergia con tutti i manager del privato;
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Vogliamo dare impulso al
rispetto delle regole. Vogliamo promuovere la cultura di genere, le pari opportunità e la leadership femminile. Vogliamo che Merito e Talento possano premiare sempre più uomini e donne dirigenti;
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Proponiamo d’innovare anche Federmanager, con la revisione dello statuto che ne renda più razionale, visibile e apprezzato il ruolo in chiave europea.
Per i Giovani Dirigenti ci impegniamo a:
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Favorire nuove nomine;
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Migliorare le tutele e i servizi alle famiglie;
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Garantire condizioni contrattuali rispettose della categoria;
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Accelerare la crescita manageriale con il networking, il trasferimento di competenze, il tutoring e mentoring dei colleghi senior.
Per i Dirigenti in Servizio ci impegniamo a:
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Tutelare il rapporto di lavoro difendendo i colleghi in difficoltà;
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Assicurare il riconoscimento dei risultati premiando il merito;
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Favorire la crescita manageriale con percorsi gratuiti di aggiornamento continuo;
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Aumentare i servizi e i vantaggi riservati agli associati, anche per i colleghi all’estero, per un dirigente più consapevole, più sicuro di sé e più sereno.
Per i Temporary Manager, Professionisti e i colleghi in cerca di opportunità ci impegniamo a:
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Favorire il lavoro e la ricollocazione, collaborando con imprese ed istituzioni per restituire alle attività produttive il patrimonio di competenze inutilizzate;
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Rendere disponibili percorsi di orientamento, aggiornamento e certificazione delle competenze, affinché sia possibile per aziende italiane ed estere attingere ai valori professionali dei nostri manager;
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Creare il centro d’ascolto e le iniziative d’accompagnamento per superare le difficoltà;
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Garantire le tutele previdenziali, l’assistenza sanitaria integrativa e i servizi di welfare.
Per i Senior interessati ad un ruolo attivo ci impegniamo a:
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Creare opportunità di collaborazione e progetti che valorizzino il patrimonio di conoscenze;
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Sviluppare iniziative che favoriscano
l’aggregazione e la crescita della rete di contatti; -
Promuovere l’alfabetizzazione digitale e la partecipazione a gruppi di lavoro;
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Rinnovare gli
eventi culturali, i concerti, gli incontri letterari e le iniziative sociali.
Per i Pensionati ci impegniamo a: 
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Difendere
le pensioni; -
Assicurare
servizi sanitari e condizioni di benessere; -
Favorire
l’invecchiamento attivo con iniziative che diano più valore alla vita; -
Aiutare i colleghi in difficoltà con iniziative di
solidarietà.
Siamo persone positive che aspirano a rappresentare la categoria con responsabilità e prestigio, sulla base di proposte e valutazioni oggettive, facendo leva sulle competenze e meriti propri, piuttosto che su presunti demeriti altrui.
Vogliamo un’associazione portatrice ed espressione di cultura manageriale, che entri nella vita sociale e ne sia parte attiva a beneficio di tutti.
Vogliamo impegnarci con spirito di servizio per contribuire con fatti concreti, alla categoria e al Paese, favorendo un clima di collaborazione di tutti i consiglieri nel rispetto delle idee altrui, dello statuto, del codice etico e della democrazia.
Per saperne di più www.rinnoviamoci.it o scrivi a rinnoviamoci.aldai@gmail.com
Aderenti al programma Rinnoviamoci:
Colleghi in attività
Cappiello Mario
Fasolis Susanna
Giorgetti Patrizia
Grigolli Serena
Napoli Luigi
Sibilia Giampaolo
Toffetti Elena
Villani Bruno
Colleghi in pensione
Brazzoduro Guido
Carnaghi Giovanni
De Stefani Luciano
de Varda Giorgio
Del Vecchio Franco
Giambone Mario
