Il Presidente CIDA Giorgio Ambrogioni è stato ospite, lo scorso 5 aprile, a “Di Martedì”: in tale sede ha ribadito i motivi della totale contrarietà della Confederazione rispetto all’ennesima proposta/provocazione di Boeri. “Paghiamo già un contributo di solidarietà ed alcuni di noi, in quanto dirigenti o ex dirigenti di fondi speciali, ne pagano un secondo; le nostre pensioni oltre ad essere pesantemente incise dal fisco subiscono permanenti, crescenti, negativi effetti di ripetuti blocchi della perequazione automatica” ha dichiarato Ambrogioni.
Giuliano Cazzola, partecipante al dibattito, ha condiviso le valutazioni CIDA.
∗ Il Governo ha nuovamente smentito Boeri, ma l’attenzione al tema resta alta: anche di questo si è occupata, il 6 aprile, la Commissione Previdenza CIDA (aperta a diplomatici, magistrati e dirigenza medica non CIMO) che ha, inoltre, individuato i propri obiettivi prioritari:
Predisporre proposte, sostenibili sul piano sistemico ed individuale, in materia di accesso flessibile al pensionamento.
Proporre misure a favore dei giovani (introduzione di contribuzioni “atipiche” sul modello della contribuzione volontaria con opportune variazioni, revisione della disciplina delle ricongiunzioni onerose da calcolare pro-quota, istituzione di corsi di formazione o riqualificazione da svolgere nei periodi di disoccupazione con contribuzione figurativa a carico di appositi fondi, rilancio della previdenza complementare da diffondere, mediante nuovi incentivi, anche nel pubblico impiego).
Definire proposte per realizzare una vera separazione dell’assistenza dalla previdenza nonché la progressiva unificazione delle gestioni e delle aliquote, dalle quali ricavare utili risorse per tutelare la reversibilità e per respingere definitivamente ogni tentativo di riduzione delle pensioni in essere.
Mettere a punto proposte per il contrasto all’evasione contributiva mediante la digitalizzazione dei controlli ed un più attento monitoraggio dei settori maggiormente interessati dal fenomeno.
∗ Il Gruppo ha altresì definito un Documento Programmatico – successivamente approvato dal Consiglio dei Presidenti CIDA – con il quale si ufficializza la volontà di tutte le Associazioni rappresentate nella Commissione Previdenza di operare unitariamente per contrastare misure inique in campo previdenziale e fiscale. Si mette in evidenza la valenza politico-sindacale della “Alleanza”, che si è determinata su iniziativa CIDA, per la valorizzazione del ruolo sociale delle alte professionalità pubbliche e private e per la riaffermazione di una classe dirigente all’altezza delle attese del Paese senza la quale nessuna politica riformatrice è in grado di essere realizzata.