Un piano condivisibile, complesso e sfidante quello disegnato dal Governo per la scuola, che può trasformarla concretamente risolvendone gli antichi problemi solo se saremo capaci di una governance adeguata, un monitoraggio attento e una valutazione continua dell’efficacia degli investimenti.
Roma, 3 settembre 2021. “Il PNRR offre l’opportunità di affrontare e risolvere antichi problemi del Sistema dell’istruzione del nostro Paese. Non possiamo, però, permetterci di disperdere i considerevoli finanziamenti previsti su iniziative meramente distributive, come accaduto in passato, senza un significativo ritorno dell’investimento. ROI che è connesso alla capacità di innovazione tramite interventi strutturali che possano tradursi in un investimento sul capitale umano del nostro futuro” – così ha esordito Licia Cianfriglia Vicepresidente CIDA all’incontro di stamattina col Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi sul PNNR. “Si tratta di un piano condivisibile, complesso e sfidante quello disegnato dal Governo per la scuola, che può trasformarla concretamente risolvendone gli antichi problemi solo se saremo capaci di una governance adeguata, un monitoraggio attento e una valutazione continua dell’efficacia degli investimenti.” Cianfriglia, insieme all’apprezzamento per quanto già posto in essere dal Ministro e dal Governo per il riavvio in presenza delle lezioni, ha auspicato che il ritorno in classe – fondamentale per il recupero della relazionalità necessaria alla crescita e all’apprendimento – capitalizzi i passi in avanti fatti con l’uso delle metodologie di insegnamento digitalmente integrato e le pratiche di smartworking del resto del personale. Circa le priorità – ha continuato – per CIDA è fondamentale la soluzione definitiva del problema dell’edilizia scolastica, che non può essere solo adeguamento degli spazi esistenti ma cambiamento totale dei luoghi del fare scuola, che vada di pari passo con il cambiamento dei modi, avvalendosi anche del previsto piano di digitalizzazione. I dati dimostrano la scarsa efficacia dell’attuale sistema, i numerosi divari, le iniquità. Ci vuole un’azione decisa per superare ovunque la resistenza al cambiamento e anche la semplice inerzia di quanti continuano a fare quello che si è sempre fatto. In oltre 20 anni di autonomia abbiamo avuto molte esperienze valide di sperimentazioni e innovazioni dal basso, ma non siamo stati capaci di quella trasformazione complessiva e radicale che serve: quella che può favorire i nostri ragazzi, motivarli all’apprendimento, prepararli al lavoro, evitando dispersione e abbandono e creando un capitale umano competente e capace di dare risposta alle esigenze del mondo produttivo. Questa è la sfida e per vincerla noi siamo convinti che la sinergia scuola-impresa sia strategica e le competenze dei manager siano una ricchezza disponibile. Decisivo, poi, un Piano obbligatorio di formazione in servizio di tutto il personale, un cambiamento dei metodi di formazione in ingresso (lauree abilitanti) e una selezione degli insegnanti che valorizzi le attitudini individuali alla docenza, un contrasto deciso al precariato con assunzioni regolari. Ma l’elemento di grande attenzione, ha concluso Cianfriglia, è l’execution: noi siamo pronti a dare contribuiti di competenze e di esperienza dei quali i manager sono largamente detentori. Saremo collaborativi, ma anche vigili perché ne va del futuro dei giovani e del Paese”.
Antonello Giannelli, presidente ANP ha poi affermato che in coerenza con la missione e gli obiettivi del PNRR, occorrono in primis interventi a breve termine (controllo dei solai degli edifici scolastici, interventi di urgenza) e poi, naturalmente, quelli di lungo termine (costruzione di nuovi edifici, ristrutturazione e riqualificazione degli ambienti, messa in sicurezza degli edifici) in applicazione dell’assunto secondo il quale “lo spazio insegna”: il cambiamento della scuola e della relazione educativo-didattica passa anche attraverso il mutamento, in chiave innovativa, degli ambienti di apprendimento, fisici e virtuali. “In tale ambito – ha detto Giannelli – è fondamentale intervenire sulle carenze strutturali nell’offerta dei servizi di educazione e istruzione primari, specie nel Meridione del Paese, anche in funzione di incentivo per l’occupazione femminile. Ben venga, inoltre, l’obiettivo del PNRR di costruire o adeguare strutturalmente circa 900 edifici da destinare a palestre o strutture sportive anche in funzione di contrasto dei fenomeni di dispersione scolastica nelle aree maggiormente disagiate. I recenti successi italiani alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi sono un ulteriore stimolo alla diffusione della cultura sportiva a partire dalla scuola. Il tutto in direzione della necessaria realizzazione di una scuola ispirata al modello del civic center. Infine, ha concluso, risulta necessario dare concretezza anche alle intenzioni contenute nel Patto per la scuola, con particolare riferimento alla revisione del Testo Unico, decisamente datato e superato in molti aspetti, e alla ridefinizione delle responsabilità del datore di lavoro in tema di Sicurezza.”
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