Roma, 19 settembre – “Le parole del Viceministro Leo rappresentano un segnale positivo per il ceto medio, da sempre al centro delle nostre attenzioni. La proposta di ridurre l’aliquota per i redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro è un primo passo nella direzione di un alleggerimento della pressione fiscale, che su lavoratori dipendenti e pensionati del ceto medio è ancora insostenibile” ha affermato Stefano Cuzzilla, Presidente di CIDA.
CIDA, infatti, da tempo si impegna con determinazione nella difesa della categoria produttiva del nostro Paese. “Negli ultimi anni, questa fascia è stata penalizzata da provvedimenti che ne minacciano valori e merito, con il rischio – prosegue Cuzzilla – di un progressivo assottigliamento e di instabilità sociale”.
Il Viceministro Leo ha sottolineato l’intenzione di reperire risorse tra i 2,5 e i 4 miliardi di euro per attuare lo sgravio fiscale, mirando a ridurre l’aliquota dal 35% al 33%, sino ad estenderla ai redditi di 60mila euro. “Apprezziamo l’intenzione del Viceministro Leo – ha concluso Cuzzilla, – auspicando che si trovino le risorse necessarie per realizzarla, senza attingere da chi già ampiamente contribuisce alla sostenibilità del sistema. Un fisco più equo è la chiave per garantire un futuro di crescita e sviluppo.“
CIDA è la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato. Le Federazioni aderenti a CIDA sono: Federmanager (industria), Manageritalia (commercio e terziario), FP-CIDA (funzione pubblica), CIMO-FESMED (medici del SSN), Sindirettivo (dirigenza Banca d’Italia e Ivass), FENDA (agricoltura e ambiente), Federazione 3° Settore CIDA (sanità religiosa), FIDIA (assicurazioni), SAUR (Università e ricerca), Sindirettivo Consob CIDA (dirigenza Consob).
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