Nota stampa
Roma, 20 aprile 2016 – «La legalità è una scelta manageriale. La verità innovativa è che il successo di un business viene collegato sempre più anche al rispetto delle regole. Avviene così a livello internazionale ed è bene che sia così anche nel nostro Paese, dove si riesce a crescere grazie all’impegno di manager e lavoratori onesti e responsabili». Queste sono le parole con cui il Presidente federale Stefano Cuzzilla è intervenuto al convegno “Manager e Legalità” promosso da Federmanager Roma all’interno del 6° Salone della Giustizia, in corso a Roma.
Trasparenza, responsabilità, tracciabilità dei pagamenti, controlli etici e corporate social responsability sono solo alcune delle parole chiave che hanno caratterizzato il seminario. Secondo il presidente di Federmanager Roma, Giacomo Gargano, «la nostra categoria riunisce 180.000 dirigenti dell’industria e deve trovare il modo di veder riconosciuto il proprio valore: un manager è responsabile delle proprie scelte ed è libero di rompere il patto di fiducia che lo lega all’azienda se non trova rispettati i principi della legalità e della eticità che lo guidano nelle sue decisioni quotidiane».
Ad avvicendarsi nel corso dell’iniziativa alcuni autorevoli rappresentanti del mondo delle istituzioni e delle forze di sicurezza: Michele Corradino, consigliere Anac, Generale Gennaro Vecchione, comandante delle unità speciali della Guardia di Finanza, Gabriella Muscolo, componente Agcom, Margherita Bianchini, Deputy Director Generale and Head of corporate legal affairs di Assodime, Filippo Tortoriello, presidente e ad di Gala spa, azienda che è stata riconosciuta al top del rating di legalità costituito nel 2014 per premiare le aziende che adottano principi etici nell’azione imprenditoriale.
Il tutto si è svolto nell’ambito di un contesto virtuoso. «Anche questa edizione del Salone – ha commentato il presidente Cuzzilla – si conferma un luogo di riflessione importante a cui, grazie all’intuizione di Federmanager Roma, non potevamo mancare».
Il presidente federale ha condiviso con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, presente al Salone, il tema della corruzione in sanità e di come prevenirla, a partire da un uso più intensivo della tecnologia e dell’incrocio tra banche dati. Anche con il presidente Anac, Raffaele Cantone, è stato avviato uno scambio, con particolare riferimento alla recente approvazione del Codice degli Appalti che, ha riferito Cuzzilla, «è certamente qualcosa di innovativo per il panorama italiano. Dobbiamo convincerci – ha concluso – che occorre, da un lato, premiare chi fa il bene dell’impresa e dei cittadini e, dall’altro lato, vaccinare il Paese contro quei virus che mettono a rischio le gare pubbliche e la sana competizione tra imprese».