Comunicato stampa CIDA
Roma, 16 febbraio 2022. Il Pnrr deve realizzare la ‘transizione giusta’, che tenga conto degli aspetti sociali e non solo di quelli eco-logici, due priorità che non possono essere messe in contrapposizione. E’ questa la sintesi dell’odierno incontro del Tavolo del Partenariato sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, dedicato alla transizione energetica ed ecologica, presieduto dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che ha presentato i progetti, i bandi emessi e previsti e l’avanzamento del Piano per la parte di competenza del MITE. Quello della ‘transizione giusta’ è un obiettivo sul quale si sono trovate d’accordo tutte le organizzazioni sindacali sedute al tavolo. In particolare, Mario Mantovani, presidente di CIDA, la confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità, ha proposto uno studio approfondito che illustri i rischi di perdita di posti di lavoro nelle diverse filiere, non solo energia e automotive, ma anche le opportunità nascenti nei nuovi ambiti di ricerca, sviluppo e applicazione delle tecnologie verdi, con un’attenzione alle competenze e ai territori, poiché “l’occupazione non è una somma di teste, ma una combinazione di competenze, nei luoghi in cui si crea e dove le persone vivono”. Proposta indirettamente accolta dal ministro, che ha annunciato l’imminente avvio di uno studio indipendente, commissionato da CITE, il Comitato interministeriale per la transizione ecologica.
Altro tema trattato nel corso della riunione, i forti rincari dei prezzi energetici. Per Mantovani occorre intervenire “con lungimiranza: ferma restando la necessità di sostenere le famiglie e le imprese in grave difficoltà per gli aumenti – ha spiegato – un’eventuale tassazione degli extra-profitti deve essere indirizzata a favorire un’accelerazione degli investimenti privati nel settore delle rinnovabili e a premiare i consumatori che hanno scelto contratti basati su energia green”. Il ministro, concordando sulla necessità di incrementare gli investimenti privati con un modello evoluto di partnership pubblico-privato, necessariamente esterno al PNRR, ha voluto però rimarcare che le operazioni puramente finanziarie di acquisto di impianti già esistenti non possono meritare ulteriori incentivi, oltre a quelli già troppo generosi di cui godono.
Il ministro ha parlato anche di idrogeno, sollecitato dal presidente di CIDA per avere un quadro realistico sui tempi di realizzazione di una filiera completa (produzione, stoccaggio, trasporto, applicazione, distribuzione, commercializzazione). Per Cingolani, per almeno un decennio si vedranno applicazioni anche importanti, ad esempio nei trasporti pesanti, ma di nicchia. E’ però molto pro-mettente la possibilità di utilizzare l’idrogeno come mezzo di stoccaggio dell’energia. Infine, Mantovani ha voluto ricordare l’opera di potenziamento professionale e organizzativo del MITE, chiedendo al ministro di considerarla tra le priorità, anche come futura ‘eredità’ per i suoi successori.
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