ALDAI, FEDERMANGER E CIDA
“PENSIONI: QUALE DOMANI?”
Continua l’azione di sensibilizzazione dei dirigenti sul territorio per contrastare le proposte di Boeri e riaffermare la certezza del diritto
Milano, 14 dicembre 2015. “Se è vero che le pensioni sono retribuzione differita e che le retribuzioni sono collegate a merito, rischi e responsabilità allora pensiamo che queste pensioni meritano rispetto per come sono state costruite nel tempo”. Questa la sintesi del convegno che si è svolto oggi a Milano, organizzato da ALDAI, Federmanager e CIDA dal titolo “Pensioni: quale domani?”, coordinato da Mario Giambone, Presidente Comitato Pensionati ALDAI e che ha visto la partecipazione del Presidente ALDAI, Romano Ambrogi, del Vice Presidente Federmanager, Eros Andronaco e del Presidente CIDA, Giorgio Ambrogioni. In collegamento da Roma, è intervenuto l’Onorevole Giampaolo Galli della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
Una sintesi in tema di pensioni ed equità sociale è stata presentata inoltre dal Presidente del Coordinamento Nazionale Pensionati Federmanger, Mino Schianchi.
Nel corso dei lavori, è emersa l’importanza di sottolineare ancora una volta la forte esigenza di mettere in atto nette azioni di contrasto rispetto alle ipotesi avanzate del Presidente INPS Tito Boeri, ritenute ingiuste e inaccettabili. Ogni tentativo di creare uno scontro tra generazioni, è stato considerato inappropriato: il futuro previdenziale dei giovani deve essere salvaguardato, attraverso un rilancio dei livelli occupazionali, la creazione di una buona occupazione e una effettiva affermazione della previdenza integrativa a capitalizzazione.
E’ quindi necessaria una riflessione collettiva sul livello della competitività del nostro sistema economico sulla sua capacità di creare occupazione flessibile ma non precaria, di attirare giovani di talento.
Nel corso dell’Incontro è stata infine ribadita l’esigenza di salvaguardare la certezza del diritto: i pensionati hanno contribuito al risanamento dei conti pubblici attraverso ben cinque interventi peggiorativi sull’indicizzazione delle pensioni (ed un sesto sta arrivando con la Legge di stabilità in discussione in Parlamento) e due contributi di solidarietà. Interventi per i quali le pensioni in essere hanno perso il 20% del loro potere di acquisto.
Il Presidente Boeri con la sua proposta chiede un ennesimo sacrificio a 250.000 pensionati: da Milano una risposta forte e chiara, abbiamo già dato e se solidarietà deve esserci questa deve essere attuata attraverso la leva fiscale e facendo chiarezza, una volta per sempre, tra spesa previdenziale e spesa assistenziale gestita dall’INPS.